mercoledì 20 marzo 2013

Legalizzare le modifiche sulle motociclette





RICHIESTA DI TUTELA DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE, DEGLI ARTIGIANI, DEI PROFESSIONISTI E DEGLI UTENTI OPERANTI NEL SETTORE DEL TRASPORTO MOTO, AUTO E VEICOLI INDUSTRIALI ED AGRICOLI





La Federazione Italiana Customizer, ed AEMI, Associazione Esperti Motorizzazione Italiana, promuovono la raccolta firme da parte degli operatori, utilizzatori e/o appassionati del settore al fine di poter ottenere, dopo anni di disinteresse da parte delle autorità ministeriali, la dovuta attenzione per un settore produttivo di primaria importanza per il tessuto industriale nazionale.

Premesso che:

– in tutta Europa le aziende omologhe sono da sempre tutelate e da sempre hanno la possibilità di crescere, produrre ed investire;

– da sempre in Italia l'attività di modifica ed aggiornamento dei veicoli, in mancanza del nulla osta del costruttore del veicolo stesso, è vietata in modo tanto perentoreo quanto immotivato sotto l'aspetto tecnico-normativo e della sicurezza;

– il Parlamento nel 2009 ha finalmente rimosso l'istituto del “nulla-osta”, da sempre l'impedimento principale a questa attività;

– nei quasi 4 anni trascorsi, l'autorità incaricata ha emanato un unico decreto attuativo (in due versioni limitate, per le auto e le moto), tralasciando tutte le altre casistiche;

– le aziende non chiedono finanziamenti o aiuti allo Stato, ma solo la possibilità di lavorare, al pari di quanto avviene negli altri Stati Europei;

– la rimozione del divieto imposto dalla mancanza della normativa auspicata porterebbe a notevoli aumenti di fatturato ed occupazione sul territorio, con conseguente aumento del gettito fiscale, il tutto a costo zero per lo Stato;

Vista la condivisione delle problematiche manifestata in occasione delle elezioni politiche 2013 da parte del Movimento Lega Nord, rinnova la richiesta di sostenere le legittime aspettative del territorio presso le istituzioni ministeriali, l'ambito parlamentare e la Conferenza Stato-Regioni, con particolare attenzione per:

– l'emanazione di un decreto da parte del Ministero Dei Trasporti che permetta l'applicazione della normativa europea, riservata ai costruttori per le omologazioni in serie, nel caso di modifiche di singoli veicoli (nuovi o già circolanti) con la procedura del cosiddetto “unico esemplare”, senza la necessità del nulla osta del costruttore del veicolo stesso;


– l'emanazione dei decreti attuativi da parte del Ministero Dei Trasporti, considerando le caratteristiche del tessuto produttivo locale con particolare attenzione per:

-comparazione alle direttive nazionali degli altri Stati membri in modo da poter garantire la possibilità per i produttori italiani di colmare il divario dovuto alla situazione odierna, nel pieno rispetto del Diritto Comunitario;

-coinvolgimento degli uffici periferici del Ministero dei Trasporti (Centri Prova Autoveicoli) nello studio e nella definizione dei decreti, sfruttando così la profonda conoscenza di questi ultimi del territorio, delle realtà produttive e delle rispettive necessità ed esigenze. Contestuale cancellazione dell'esclusività in materia attualmente riconosciuta al Centro Superiore Prove Ricerche Autoveicoli e Dispositivi di Roma.

-Rimozione degli impedimenti che ad oggi, negli ultimi quattro anni hanno fortemente limitato l'attività legislativa.


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